E’ una sorta di purea di fave, di antichissima origine e diffusa in tutta la Sicilia. Lasciate, per una notte intera, le fave secche sgusciate in acqua aromatizzata con qualche seme di finocchietto selvatico. Mettete sul fuoco, schermando la fiamma e cuocete a fuoco lento mescolando di tanto in tanto. Quando le fave saranno ben cotte e si sarà formata quasi una purea, toglietele dal fuoco, condite con olio extravergine d’oliva e servite.
Viene ancora più gustoso con le fave fresche, ma devono essere piuttosto durette, non troppo tenere altrimenti non si sfarinano durante la cottura. E si deve togliere anche la buccia interna.
Si può aggiungere della pasta e fare una minestra, ottimi gli spaghetti spezzettati. Il macco è ottimo anche freddo. Se avanza della pasta provate a mangiarla la sera, è ancora più buona, raffreddando si rapprende e si può tagliare a fette.